La lunga storia nera nelle istituzioni

Secondo me questi eventi mostrano un vecchio nervo scoperto della storia italiana, intrisa ancora di un certo fascismo. Credo che risalendo la corrente della storia del nostro paese troveremmo che un certo tipo di cultura e di ideologia fascista non sono mai morte. Si pensi a come si sono riciclati all’interno delle istituzioni repubblicane alcuni figuri, magari non di primissimo piano, affiliati a Mussolini ed ai gerarchi dell’epoca.

Diversi storici si sono espressi al riguardo. Probabilmente anche il substrato culturale di formazione di questi militari è fortemente e strettamente legato a quello che in Italia non è mai stato debellato in maniera efficace.

In Italia non abbiamo mai avuto una Norimberga. E si badi bene non per giustizialismo o forcaiolismo, passatemi il termine, nei confronti dei persecutori, ma per risistemare definitivamente le lancette della storia, della giustizia e dell’equità. Ed allora nel substrato ur-fascista come lo avrebbe definito Eco, sono cresciuti questi “rappresentanti dell’ordine”.

Ed è così che non sono casuali le morti di tutte le persone come Cucchi, Aldrovandi, Uva, Pinelli, ecc. Così come non fu casuale Bolzaneto, la scuola Diaz e qualche mese prima il G8 di Napoli. Una lunga storia nera all’interno delle piccole istituzioni che dovrebbero dirsi antifasciste. E forse non lo sono ancora oggi a 75 anni di distanza.

di Piero Andenna da Sinistra Senago