Una mattina mi son svegliato…

25 aprile 2020 il flusso nella rete della Liberazione.

Quest’anno non potremo riempire le strade e le piazze dei paesi e delle città.

Sono trascorsi 75 anni dalla dolorosa ma straordinaria lotta che ha visto una splendida generazione di donne e uomini in azione per sconfiggere il nazifascismo.

La Resistenza, sappiamo, non ha esaurito in quel 25 aprile la speranza di cambiare, immaginare e sognare.

Negli anni a venire, altre/i, hanno raccolto e teso il filo rosso.

Nelle campagne, nelle fabbriche, nelle scuole, negli uffici, nelle reti digitali e nel mare che divide le terre.

La Resistenza continua.

Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l’idea che c’è in me. Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano anzi sia di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso. Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l’idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente”

Bruno Frittaion – nato a San Daniele del Friuli (Udine) il 13 ottobre 1925, fucilato a Tarcento (Udine) il 1° febbraio 1945, studente.

Molte le iniziative. Tra le tante ne segnaliamo alcune:

Onderoad RP

ANPI

Milano in movimento

Partigiani in ogni quartiere