SEVESO RIVER PARK: opportunità o problema tra acque bianche e nere?

I cambiamenti climatici frutto del riscaldamento globale del pianeta hanno provocato mutamenti drastici negli eventi metereologici. Un esempio sono le “bombe d’acqua” e i problemi che creano nei territori.

Per questo è opportuno approfondire il problema al fine di evitare danni ed allagamenti. L’impermeabilizzazione del territorio dovuto alle costruzioni eccessive, ci porta a dover pensare come intervenire per ovviare a questi cambiamenti: sono necessarie vasche interrate e sistemi di accumulo per il trattamento delle acque meteoriche “bianche” previste in eccesso sui territori.

Per di più, interventi preventivi di questo tipo impediranno che questa massa d’acqua raggiunga torrenti come il nostro Seveso e aumentino la possibilità di esondazioni. Ancora, investire su questa politica potrà rendere superflue le vasche di laminazione del Seveso e tutte le discussioni tra i vari livelli istituzionali e tra i cittadini che abitano nelle immediate vicinanze di queste opere.

Un intervento in discussione a Paderno Dugnano è il ”Seveso River Park” previsto nel quartiere di Calderara.

Nell’area racchiusa tra la via Paisiello e la tangenzialina Nord, 130.000 mq circa, in cui si sta progettando un “impianto di fitodepurazione”, con un investimento di circa 6,6 milioni di euro, fino a 9,4 milioni di euro qualora ci fossero da effettuare bonifiche dell’area.

Il progetto prevede varie fasi, la principale è la gestione delle acque meteoriche, l’eliminazione delle piene e la rinaturalizzazione del territorio. Questo facendo passare l’acqua in vasche interrate per depositare materiale in sospensione e successivamente attraverso una depurazione tramite piante e vegetazione apposita “fitodepurazione” in laghetti poco profondi.

Questi conterranno al massimo 16.500 metri cubi, che in caso di non immissione di acqua meteorica sufficiente, possano essere mantenuti a livello con acqua di falda.

Cap Holding che gestirà il progetto propone a titolo di esempi realizzazioni effettuate sia in Italia che all’estero di impianti di fitodepurazione: Krupp Park ad Essen, Parco Adda Mallero a Sondrio, Parco via Keplero a Pero, Tasinge Square a Copenaghen, Parc Martin Luther King a Parigi.

Questi esempi prevedono l’immissione negli impianti esclusivamente di acque meteoriche “bianche” o prelevate da fiumi e pozzi e non di acque “nere” provenienti da sistemi fognari, che creerebbero solo problemi di malfunzionamento degli impianti e scatenerebbero la giusta protesta dei cittadini residenti in via Paisiello e zone limitrofe a Calderara.

Rigettiamo quindi la proposta di prelevare l’acqua da immettere in questo impianto di fitodepurazione dal sistema fognario di Calderara tramite appositi inserimenti di scolmatori a sfioro. Le acque in oggetto seppure diluite dalle piogge meteoriche rimangono comunque acque “nere” di fogna con tutti i problemi sopracitati.

Le reti di acque nere e bianche devono rimanere separate affinché questo parco dell’acqua possa essere realizzato con adeguate garanzie per tutti i cittadini.

Anzi nel progetto si dovranno prevedere apparecchiature atte a determinare la situazione delle acque immesse nell’impianto. Non vogliamo pretendere certificati di potabilizzazione di quest’acqua ma pretendiamo che parametri come BOD (Biochemical Oxygen Demand) che misura la presenza di materia organica, COD (Chemical Oxygen Demand) che misura la presenza di ossigeno e TSS (Total suspended solids) che quantifica le particelle organiche e inorganiche presenti nell’acqua, rimangano entro limiti accettabili prima dell’immissione nell’impianto.

Del resto esempi di trattamento delle acque meteoriche non mancano, dalle pavimentazioni drenanti alle vasche di contenimento e rilascio graduato, ai tetti verdi, alle reti fognarie bianche separate. Se il clima cambia anche la gestione delle acque meteoriche deve cambiare.

Solamente con queste precauzioni il parco dell’acqua “Seveso River Park” potrà essere inserito nel parco Grugnotorto-Villoresi – Brianza Centrale (Grubria) un tassello in più nella realizzazione del corridoio verde del nord Milano assieme al parco Lago Nord a Paderno Dugnano e al Parco Nord Milano.