La superstrada Rho-Monza pronta per il prossimo Expo…..forse

C’era una volta una superstrada che allacciandosi con la tangenziale nord collegava direttamente Rho-Monza. Aveva sbocchi sui paesi che attraversava e bene o male riusciva a supportare il traffico normale e pure nell’ora di punta.

Poi è arrivato l’Expo (2015) e nel giro di pochi mesi hanno disfatto completamente la strada per fare posto a una autostrada di 7/8 corsie per favorire l’afflusso di gente appunto all’Expo e oggi alla fiera di Rho e per la normale viabilità quotidiana.

Da allora ad oggi ci ritroviamo con una superstrada ancora in costruzione con molti lavori in corso, corsie ridotte lungo tutto il tragitto, persino sulla stessa tangenziale nord, e diverse chiusure delle entrate-uscite dei paesi coinvolti.

Fra questi soprattutto Paderno Dugnano si è ritrovata da tempo completamente isolata da questa situazione dato che sono state chiuse tutte le rampe sia per entrare che uscire dal paese (pensare che prima né aveva tre).

Ormai l’opera sta diventando la nuova Salerno-Reggio Calabria del Nord e non se ne vede la fine.

Possibile che nessuno sì indigni per questa situazione, quando ci si ritrova in mezzo al traffico con una fila che parte da Bollate (Cascina del Sole) e fino allo sbocco con la superstrada Milano Meda (già trafficata al limite) si cammina a passo d’uomo. Possibile che anche gli stessi amministratori dei comuni interessati non abbiano niente da dire?

Intanto a causa del notevole traffico e delle intemperie ciò che era stato fatto si sta già rovinando con parecchie buche ed un asfalto che si sta sbriciolando.

Questa politica votata al traffico su gomma è sempre stata dannosa per il nostro paese sia per l’ambiente ed economicamente, sia per la vivibilità. Ma all’orizzonte non si vedono cambiamenti radicali pur di fronte ad un allarme climatico.

Stiamo ancora aspettando l’ammodernamento della tramvia Limbiate – Milano Comasina e la ricostruzione della linea Cusano Milanino.

Ma di fronte a questo stato di cose che tendono a privilegiare le grandi opere e autostrade/tangenziali per deviare il traffico delle città e che noi paghiamo sotto tutti gli aspetti (economicamente, salute e socialmente), sì vorrebbe almeno che ciò venga fatto con un certo criterio che limitasse i danni e i disagi che i cittadini sono costretti a sopportare.