Se di scuola si muore non è la nostra scuola.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Aveva poco più di 16 anni, e’ morto nello scontro contro un albero: viaggiava su un furgone guidato da un operaio di una ditta di termoidraulica verso gli stage previsti dalla legge Renzi- Giannini e mai aboliti, rinominati “Pcto” dal governo Conte che non ha affatto cambiato la sostanza delle cose nella scuola- azienda dove si può essere sfruttati e sempre più spesso, si può morire di sfruttamento sul lavoro.

“Nelle ore dell’alternanza scuola- lavoro è necessario aumentare i controlli di sicurezza”, questo argomento è la foglia di fico del governo, dei padroni che approfittano della manodopera gratuita e di chi si arrocca a difendere una delle peggiori riforme della Scuola italiana responsabile di questo  e altri disastri (fra cui l’introduzione dei comitati di valutazione e del bonus docenti).Che si dica questo, in un paese dove la strage quotidiana è quella dei lavoratori uccisi dal profitto tocca il massimo livello di ipocrisia.

Il problema è la sicurezza in generale, e in particolare il fatto che a sedici anni non è necessaria più sicurezza in questo senso, ma più scuola.Si chiarisce attimo dopo attimo l’utilizzo strumentale e manipolatorio del diritto allo studio, di fatto oggi ridotto ad una frase vuota.

A piacimento il governo parla di “sorveglianza necessaria” nel momento in cui si rivolge solo ai non vaccinati perché siano identificati come colpevoli e esclusi dalle lezioni in presenza e allo stesso tempo fa valere la “convivenza con il virus” o con il rischio dell’incolumità a convenienza, nel momento in cui la sicurezza reale delle scuole è troppo impegnativa o l’insicurezza di uno studente è utile a fornire manodopera gratuita agli industriali.Gli studenti non vaccinati (se vogliamo meglio per loro) non vengono accolti nelle fabbriche per l’alternanza scuola- lavoro per ragioni di ” sicurezza”In compenso, mentre i vaccinati possono entrarci a rischio della salute, gli altri saranno, nelle ore previste di alternanza, sospesi da qualsiasi didattica e privati della scuola.

Anche questa è una delle tante facce dei contorti protocolli che fanno in modo di negare il diritto allo studio e che dovrebbero innocentemente “incentivare la vaccinazione”.Sicuramente è chiaro che il problema dello smembramento delle classi e delle discriminazioni è qualcosa che va ben oltre il “green pass” e la “Dad”.

È necessaria una lotta contro le discriminazioni che si ponga obiettivi molto più ambiziosi della libertà di scelta rispetto al trattamento sanitario ma che anzi rimetta questa questione in una prospettiva di classe.È la classe lavoratrice intera che subisce la discriminazione provocata dalle storture del capitalismo come è ben chiaro considerando l’abuso della falsa didattica ” alternanza scuola-lavoro’ che non a caso coinvolge soprattutto la formazione professionale, bacino scolastico soprattutto per i figli della classe operaia.

Il COMITATO PER LA SCUOLA PUBBLICA. PADERNO DUGNANO. sostiene lo sciopero dei lavoratori della scuola del 18/2  e partecipa alle mobilitazioni degli studenti per l’abolizione dell’alternatnza scuola-lavoro.

 CSP – Paderno Dugnano.