Salviamo la Lombardia. Commissariare la sanità lombarda.

20 GIUGNO SANITA' LOMBARDA

Cambiare ora si deve e si può

Sabato 20 giugno alle 15 ci troveremo in Piazza del Duomo per una grande manifestazione: vogliamo passare dal cuore del problema, la gestione della giunta Fontana della pandemia, al cuore della nostra città.

Dopo le mobilitazioni “virtuali” e le 85.000 firme raccolte, la Rete di associazioni e partiti della sinistra milanese Milano2030, che sta conducendo la battaglia per il “commissariamento della sanità e la cancellazione della riforma Maroni – Legge 23”, insieme ad altre associazioni e organizzazioni (Medicina Democratica, Arci Milano, AiutArci a Milano, Arci Lombardia, I Sentinelli di Milano, Casa Comune, iCoinvolti, Cittadini reattivi ,ACLI provinciali Milano) ha indetto una prima mobilitazione- manifestazione di piazza sabato 20 giugno P.zza Duomo.

La manifestazione ha l’obiettivo dichiarato, di continuare la battaglia sulla sanità lombarda e dare una spallata definitiva alla legge regionale 23 della riforma Maroni in scadenza a fine agosto.

Porteremo in piazza, insieme al nostro senso di responsabilità, i nastrini neri a ricordare chi non c’è più e le nostre storie.

La metà delle persone morte a causa del Covid-19 in Italia vivevano in Lombardia.

Sprechi di denaro enormi, nessuna assistenza territoriale, giornate di attesa al telefono e settimane o mesi per avere un tampone o un sierologico a meno di pagare: la gestione della pandemia in Lombardia è stata un disastro.

Abbiamo pagato sulla nostra pelle e su quella delle persone a noi care, decenni di scelte scellerate che hanno privilegiato l’ospedalizzazione e la centralizzazione delle strutture sanitarie, che hanno smantellato i servizi socio-assistenziali e ridotto la salute delle persone a merce.

Le scelte fatte in questi mesi sono state devastanti e hanno dimostrato l’insipienza di chi avrebbe dovuto proteggere la nostra regione dalla pandemia.

Per questo chiediamo al governo di intervenire, commissariando la sanità lombarda, e alla vigilia della scadenza della cosiddetta sperimentazione Maroni – la legge regionale n. 23 del 2015 che ha costruito di fatto il sistema che si è dimostrato fallimentare anche e soprattutto durante la pandemia – ne chiediamo la completa revisione.

Vogliamo una vera svolta.

Chiediamo di realizzare quello che non è accaduto in tutti questi anni: il radicale potenziamento del welfare e del Servizio Sanitario Nazionale, a partire da una svolta nel riconoscimento professionale del personale sanitario, medico, infermieristico, lavoratrici e lavoratori e dal sostegno alle e agli specializzandi.

Abbiamo diritto a un sistema di salute che ci protegga.