Quando il “mostro” si chiama populismo

Parassiti, volponi, mangiapane a tradimento, fannulloni, assenteisti : non sarà facile per lo schieramento del Si far rientrare questo mostro nel recinto. Oggi ha divorato 345 parlamentari, domani potrebbe chiedere in pasto altro ancora. L’appetito vien mangiando e se ti illudi di poterlo controllare, il mostro, finisci anche tu per esserne divorato. Travaglio se la prende con la stampa che non ha capito il senso comune e si domanda dove vivono questi signori. Inseguire le pulsioni più retrograde della società e lisciare il pelo ad ogni avversione alla democrazia parlamentare sarebbe questo il compito della stampa libera? Se il parlamento approvasse una legge di ripristino della pena di morte, Travaglio si batterebbe a favore o contro di essa o farebbe scegliere al “senso comune” della gente, perché magari, adottare la ghigliottina è ritornato ad essere moderno?
L’errore più grave di tutta questa storia è aver rotto l’alleanza costituzionale del 2016 che aveva vinto nonostante il quesito referendario di Renzi puntasse tutto sull’odio popolare contro il Parlamento derubricato a poltrone da tagliare. Serve a poco la consolazione momentanea di aver impedito a Salvini di conquistare Puglia e Toscana se non si comincia a tagliare l’erba sopra la quale pascolano le destre populiste. Si guardi avanti, ma si capisca anche in che razza di cul di sacco si è messa la democrazia italiana.
di Alfio Nicotra