Le linee guida sulla riapertura a settembre: “E’ una dichiarazione di guerra alla scuola!”

Pubblichiamo un comunicato del Comitato “Salviamo la scuola” Nord Ovest Milano

LE (ENNESIME) LINEE GUIDA SULLA RIAPERTURA A SETTEMBRE: È UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA ALLA SCUOLA.
Dopo la diffusione della bozza del Piano per il rientro a scuola da settembre prossimo, sono state moltissime le reazioni di delusione da parte delle famiglie italiane e non solo.
Le linee guida non piacciono a genitori, studenti presidi e docenti.
La portavoce del Comitato Nazionale “Priorità alla Scuola”Costanza Margiotta parla infatti di un grave attacco al Diritto allo Studio.

La mossa della Ministra Azzolina più che una delega della gestione ai Dirigenti Scolastici è un vero e proprio scaricabarile. Si prospetta un autunno ai limiti del gestibile per i genitori e per le donne in particolare che non hanno neppure sempre la possibilità di lavorare da casa e di lavoro praticamente duplicato per gli insegnanti (al 70% donne a loro volta, con carico di figli annesso)

Limitando il discorso alla situazione degli insegnanti siamo di fronte al peggiore attacco alle condizioni di lavoro di questa categoria di lavoratrici e lavoratori degli ultimi quindici anni.

La riduzione dell’ora di lezione e una nuova organizzazione del tempo scuola in moduli farà sì che per arrivare alla copertura delle proprie ore facilmente ad ogni insegnante potranno essere assegnate più classi e di conseguenza un surplus di riunioni, programmazioni, problemi con gli alunni, colloqui, preparazione attività extra, progetti.

Quello che accadrà di conseguenza anche pensando banalmente ad una mamma che ha una necessità particolare e ha bisogno di un colloquio si può facilmente immaginare.

Tutto questo non è totalmente una novità, ma anzi, si inserisce in un contesto già difficile in cui alle volte si fa già affidamento solo sull’arte di arrangiarsi, sulla fortuna e dove i ritmi forzatamente taylorosti hanno già compromesso la tenuta sociale dell’ambiente e il tanto sbandierato “patto di corresponsabilità”.

Naturalmente infatti né il numero di alunni per classe viene messo in discussione, né c’è neanche stavolta un intento di intervenire con numeri e fondi che possano avere un significato su spazio e organico.

Come eloquentemente descrive la situazione la pagina “Docenti resistenti”:
“Gli insegnanti, intanto che si sdoppiano, vigilano sulle distanze, cercano di capire dove sistemarsi e come gestire gli alunni, provvedano a sanificare le superfici ad ogni cambio d’ora, che assumere più bidelli ci pareva brutto. Se resta tempo facciano lezione…”

Un lato “positivo” della situazione si trova nel fatto che questo attacco è totalmente generalizzato e nei nostri comuni del nord ovest Milano sta unendo in uno stesso intento maestre, Genitori, associazioni e realtà locali.

APRITI SCUOLA PUBBLICA IN PRESENZA E IN SICUREZZA

TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI.

La lotta continua.

Comitato Salviamo la Scuola Nord Ovest Milano.