L’ALBA DEI MORTI VIVENTI

Se fosse un film, il cambio di giunta in Lombardia sarebbe “L’alba dei morti viventi”.

Gallera, ormai talmente imbarazzante da risultare impresentabile pure per la Lega (un partito che faceva pseudo-rituali celtici con l’acqua del Po, per dire il livello…), viene scaricato senza troppi complimenti.

Al suo posto arriva la Moratti, che ha richiesto e ottenuto di avere un ruolo da plenipotenziario della sanità lombarda. Considerando il personaggio c’è da farsi tremare le vene dei polsi.

Ricordiamo infatti che tra le innumerevoli nefandezze della signora Letizia Maria Brichetto Arnaboldi vedova Moratti, c’è pure una condanna in via definitiva per delle consulenze d’oro pagate dal Comune di Milano mentre lei era sindaco.

Il problema ovviamente è politico, non giudiziario. Ciononostante, leggere che secondo i magistrati l’operato della Moratti aveva avuto: «il connotato della grave colpevolezza, ravvisabile in uno scriteriato agire, improntato ad ASSOLUTO DISINTERESSE DELL’INTERESSE PUBBLICO, alla legalità e alla economicità dell’espletamento della funzione di indirizzo politico-amministrativo spettante all’organo di vertice comunale», ecco leggere queste parole ci preoccupa e non poco.

Dicevamo che, se fosse un film, il rimpasto della giunta sarebbe “L’alba dei morti viventi”. Per restare in tema cinema concludiamo dicendo che a volte ritornano. Anzi, a dire il vero ritornano un po’ troppo spesso…

Tocca a noi che subiamo le loro decisioni buttarli nell’immondezzaio della storia. Prima lo facciamo, meglio sarà per tutti

Collettivo Controtempi