A Paderno vogliamo una scuola pubblica, democratica laica e gratuita per tutti

La scuola deve tornare ad essere uno dei punti fondamentali del confronto tra Comune e cittadini, attraverso un percorso volto a migliorare il livello generale dell’offerta scolastica padernese.

L’istruzione deve essere il punto di partenza di un’idea di città che per noi ha un valore primario.

Sostanzialmente significa avere piena coscienza che i bambini e gli studenti sono i protagonisti del nostro futuro.

Un’amministrazione realmente innovativa deve necessariamente considerare il mondo della scuola come imprescindibile punto di partenza di una diversa idea della società nella quale l’obiettivo principale deve essere quello di rivendicare la centralità della formazione e dell’educazione.

Nostro intento è quello di creare un coordinamento tra i lavoratori della scuola, l’Amministrazione Comunale, gli enti pubblici sovracomunali, le associazioni portatrici di interessi, i genitori e il sistema delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie statali (insegnanti e ragazzi).

Da circa due anni a tale scopo si è attivato il C.s.p.; Comitato per la Scuola Pubblica Paderno Dugnano, per andare oltre la tradizione cittadina di attività di sola ricreazione e assistenziale alle esigenze materiali delle scuole, in primo luogo perché questo attivismo è comunque del tutto insufficiente e permangono le carenze legate ad una miope e politica nazionale, disinteressata dei problemi delle scuole italiane. Invece il nostro è un impegno costruttivo per collegare dal basso attraverso assemblee popolari le istanze di quanti la scuola la vivono.

Per fare un esempio, pur svolgendo un lavoro di monitoraggio la “Commissione mensa” cittadina non riesce oggi ad aggregare gli utenti o ad essere incalzante né propositiva nell’ottica di un miglioramento del servizio.

Con dei comitati formati da insegnanti, studenti e genitori possiamo invece partecipare con riunioni calendarizzate al problema della mensa, proponendo di tornare alle mense interne municipalizzate, passando progressivamente dagli appalti esterni alla refezione gestita dal comune.

Ci impegniamo anche ad attivare azioni volte alla difesa del diritto allo studio anche rispetto al trasporto scolastico, ai libri di testo, all’integrazione, promuovendo azioni volte alla formazione interculturale, ambientale, alla

salute e alla sicurezza e dando nuovo impulso alle politiche dell’inclusione.

Necessario programmare interventi di miglioramento degli edifici scolastici, adottando regole di sicurezza, efficienza energetica, bioedilizia e recupero dei rifiuti, condividendo le decisioni con docenti e genitori.

Per i cittadini di provenienza extra-comunitaria, il Municipio deve impegnarsi a favorire al massimo le possibilità d’integrazione.

La scuola pubblica, laica, gratuita è interesse prioritario di tutta la cittadinanza.

L’amministrazione comunale deve cercare in tutti i modi possibili di limitare i danni che saranno causati dalla nefasta “Buona scuola” Il diritto allo studio, in particolare delle nuove generazioni, deve essere considerato una priorità, volta a cercare di ridurre le differenze sociali ed economiche tra i cittadini. In questo contesto, a titolo di esempio, il costo del trasporto degli alunni delle scuole non può e non deve essere lasciato a carico delle sole famiglie, ma deve essere calmierato con interventi perché sia sostenuto dall’intera collettività, essendo interesse di tutti che quelle ragazze e quei ragazzi possano osservare il diritto/dovere all’istruzione. Analogo può essere l’integrazione comunale al pagamento dei costi degli abbonamenti ATM per gli studenti.

Le scuole e le università italiane versano in uno stato pietoso, soprattutto per la mancanza di risorse adeguate. Tutti i costi vengono scaricati sulle famiglie, per cui ci presentiamo alla scadenza elettorale amministrativa con il seguente programma:

  • Raddoppio dei fondi comunali destinati alla pubblica istruzione, drastica riduzione di tutti gli interventi municipali destinati alle scuole private.
  • Per un piano comunale di edilizia scolastica.
  • Per una mensa municipalizzata e finanziata con risorse pubbliche. Nell’immediato, richiesta di studio di fattibilità al comune per un progetto di internalizzazione della mensa scolastica e di stanziamento immediato di un fondo di aiuto alle famiglie in difficoltà con i pagamenti.
  • Per l ‘organizzazione di un servizio di doposcuola popolare che favorisca l’integrazione dei bisogni educativi particolari e sostenga le famiglie nella cura dei figli, attraverso la tassazione delle proprietà della Chiesa cattolica.
  • Raddoppio degli investimenti della “dote sport”
  • Attivazione ed organizzazione dell’attività di “comodato gratuito” per i testi scolastici.
  • No ai contributi delle famiglie alle spese scolastiche. Nel rispetto della Costituzione italiana La scuola pubblica deve essere gratuita.
  • Per una scuola pubblica, laica e gratuita per tutti.