Modifiche dell’Aministrazione Casati al bonus per le scuole medie. Ma nessuno parla di comodato gratuito dei libri di testo

Cambiati i colori della Giunta padernese, il problema dei costi del materiale scolastico per le famiglie rimane.
Come si legge in un intervento qui pubblicato quasi un anno fa, l’onere da sostenere per dotare gli studenti del necessario per la scuola va ben oltre il contributo che il nostro Comune ha deciso di elargire ai cittadini con isee entro i ventimila euro (una famiglia con due figli può arrivare a spendere quasi 1000 euro l’anno)
Non tutti sanno che il Miur ha fissato un tetto di spesa annua per i libri di testo della Prima media di 294 euro che però viene sforato di centinaia di euro da molti istituti; né é il caso di commentare l’iniziativa col solito provincialismo per cui “é meglio “piuttosto”, non tenendo conto delle reali condizioni sociali che si vivono nella nostra città.
Come accade anche in molte altre regioni d’Italia anche nel nostro caso il sussidio non riesce a coprire il costo totale dei libri e inoltre non é disponibile un vero bilancio dell’iniziativa per poter constatare la soddisfazione di chi ne ha usufruito a distanza di anni e se ci sia stata puntualità e tempestività nell’erogazione dei rimborsi.
Al contrario, in molti casi la richiesta del contributo risulta macchinosa e legata a criteri molto restrittivi.
Quello fissato a 20.000 di Isee é un limite che, come giustamente notano in molti, una famiglia di lavoratori dipendenti spesso supera facilmente, ciò non significa che, al netto delle spese per mantenere un abitazione (mutuo ipotecario), il carovita, le esigenze di cura -con la sanità che per chiamarsi tale deve essere utilizzata in forma convenzionata o privata- e i trasporti, arrivi sempre con lo stipendio alla fine del mese.
Nel definire da più parti questa scelta “un cambiamento”, nessuno considera che in realtà è già stato deciso a livello nazionale l’ultimo dei tagli ai fondi per l’istruzione e che l’Italia è il fanalino di coda europeo per quanto concerne gli investimenti a favore della scuola.
In questo contesto nessuno avanza quella che sarebbe l’unica proposta di svolta, dimenticando anche che la stessa é un modello che fu praticato a Paderno Dugnano fino a qualche anno fa nelle nostre stesse scuole secondarie: il servizio di Comodato gratuito organizzato dei libri di testo.
Non essendo sempre congrui e tempestivi il risultato dei meccanismi a rimborso “bonus libri”, è che spesso la scelta per le famiglie è obbligata: mandare i figli a scuola senza aver acquistato tutti i libri di testo oppure procedere autonomamente a comprarli, con pesanti rinunce sul bilancio familiare. Quest’ultima situazione si verifica molto più spasso di quanto si pensi: stando ai dati riportati dall’Istat, nel 2015 quasi una famiglia su dieci con almeno un figlio minore ha avuto un livello di consumi al di sotto della soglia di povertà assoluta. Tra le testimonianze raccolte da Save the Children nel suo monitoraggio, ad esempio, ci sono i racconti di chi ha deciso di risparmiare sull’acquisto di farmaci post-operatori considerati troppo cari, o di chi avvicinandosi l’anno scolastico ha eliminato alcuni alimenti – come carne e pesce – in ragione del loro prezzo.
“Il mancato accesso ai libri di testo all’inizio dell’anno scolastico crea difficoltà e mortifica i ragazzi, che vedono la loro situazione economica ripercuotersi nella loro quotidianità scolastica e nel rapporto con i compagni di classe. Ne consegue in molti casi una progressiva disaffezione alla scuola.
Ma, il Comodato d’uso gratuito dei libri, uno strumento molto più flessibile rispetto a quello promosso dalla Giunta non é una fantasia: ci sono, amministrazioni che lo garantiscono a tutti gli studenti delle scuole dell’obbligo a prescindere dalla loro condizione economica (Valle d’Aosta, Trentino e Friuli Venezia Giulia); E inoltre Regioni – solo cinque in realtà – che prevedono in modo esplicito la copertura della spesa anche per l’acquisto di altro materiale scolastico, come dizionari o e-reader, ossia ciò che pesa di più sulle tasche delle famiglie.
Naturalmente le aree interessate sono sempre troppo poche su base nazionale.
Ci sono una serie di azioni che potrebbero avere lo scopo di garantire l’accesso al materiale scolastico a tutti gli studenti: “Ad esempio investire nelle biblioteche scolastiche, promuovere il contenimento della spesa per i libri di testo e sensibilizzare gli insegnanti affinché valutino, nella scelta del libro di testo, anche la sua sostenibilità in termini di peso e costo.
Il Comodato gratuito del materiale è uno strumento utile ad eliminare, per quanto più possibile, discriminazioni nell’accesso al diritto allo studio e prevenire e ridurre il fenomeno della dispersione scolastica.
É necessario tornare a discutere e a proporre questa misura dirottando ulteriori fondi regionali e locali in sostegno alle scuole con il coinvolgimento dei Consigli di Istituto, delle rappresentanze studentesche e delle Associazioni dei genitori che avrebbero finalmente occasione di agire fattivamente per il diritto allo studio.
Tenendo presente che questo strumento di prestito di libri acquistati dalle scuole snellirebbe la burocrazia, eliminerebbe le storture delle richieste di rimborso e favorirebbe la responsabilizzazione degli studenti. Ci chiediamo cosa ne pensano i nostri consigli di Istituto.